Stimulation of the cholinergic neurotransmissions enhances the efficacy of vestibular rehabilitation
L’impiego della stimolazione neurocolinergica potenzia l’efficacia della riabilitazione vestibolare
D. Monzani, E. Genovese, A. Marrara, L. Presutti, C. Gherpeli, P. Panzetti¹, M. Forghieri²
Otorhinolaryngology Unit, Department of Head-Neck Surgery, University of Modena and Reggio Emilia; 1 Neurology Unit, Department of Neurosciences University of Modena and Reggio Emilia; 2 Psychiatry Unit, Department of Mental Health, University of Modena and Reggio Emilia, Italy
Summary
The primary aim of this study was to investigate the efficacy of vestibular rehabilitation in a cohort of elderly labyrinthine-defective patients also affected by a moderate cognitive impairment of vascular origin. A secondary aim was to establish whether additional treatment with a cholinergic precursor (choline alphascerate) might enhance the results of the physical therapy in these patients. A retrospective clinical design was employed and data were collected from the vestibular rehabilitation treatment charts of 42 selected elderly patients who attended the tertiary referral centre of the Audiology and Vestibology of the University Hospital of Modena, Italy, in the period 1998-2008. Two groups of patients, well-matched for sex, age, and as close as possible for the vestibular examination upon admittance, were selected; Group A included 20 patients who had undergone vestibular rehabilitation training for one month and Group B included 22 patients who had attended the same physical therapy sessions as the former and had also received daily medication with 1200 mg of choline alphascerate per os. The outcome measures of the two forms of treatments were obtained from comparisons between posturographic and electronystagmographic examinations at baseline and 3 weeks after the end of treatment. Instrumental findings were completed by recording scores of the Dynamic Gait Index, the Dizziness Handicap Inventory and the Hospital Anxiety and Depression Scale before and after treatment. A statistically significant improvement in postural control (p < 0.05) and gait and balance performances (p < 0.005) was recorded in both groups; a relevant and statistically significant reduction of the asymmetry of the vestibular-ocular reflexes was also observed (p < 0.005). The self-rated dizziness handicap and psychological distress were significantly reduced (p < 0.005). Comparisons between the two groups revealed that patients who had also received medication, had achieved significantly better results than the other patients with respect to postural control in response to optokinetic stimulations (p < 0.05) and to Dynamic Gait Index (p < 0.05), thus suggesting, a reinforcement of cholinergic stimulation on vestibular compensation when tested in clinical conditions that require complex perceptual-motor skills and make a significant demand upon cognitive spatial processing resources. Further applications of stimulation of the cholinergic neurotransmission are discussed with particular regard to vestibular compensation in patients with no cognitive impairment or recurrent vertigo attacks of labyrinthine origin.
Riassunto
Lo scopo primario di questo studio è di verificare l’efficacia della riabilitazione vestibolare in un gruppo di pazienti labirintopatici affetti da deficit cognitivo d’origine cerebro-vascolare. Un secondo obiettivo è di valutare se un concomitante trattamento farmacologico basato sulla stimolazione neurocolinergica (colina alfascerato) sia in grado di aumentare l’efficacia del protocollo riabilitativo. Si tratta di uno studio retrospettivo i cui dati sono stati raccolti dalle cartelle cliniche di 42 pazienti anziani selezionati tra coloro che sono stati sottoposti a riabilitazione vestibolare presso il Laboratorio di Audiologia e Vestibologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena nel periodo 1998-2008. Sono stati così composti due gruppi di pazienti sovrapponibili gli uni agli altri per sesso, età e, per quanto possibile, per le risultanze dell’esame vestibolare al momento dell’ammissione; nel Gruppo A sono stati inclusi 20 pazienti sottoposti ad un ciclo di riabilitazione vestibolare per un periodo di un mese e nel Gruppo B sono stati inclusi 22 pazienti che avevano inoltre assunto alfascerato di colina alla dose di 1200 mg/die per os per 1 mese. I risultati delle due modalità di trattamento sono stati confrontati analizzando i dati posturografici ed elettronistagmografici all’inizio e tre settimane dopo la fine della terapia. L’analisi dei dati strumentali è stata completata dai punteggi relativi al Dynamic Gait Index, dal Dizziness Handicap Inventory e dall’Hospital Anxiety and Depression Scale somministrati ai pazienti prima e dopo terapia. È stato osservato un netto miglioramento sia del controllo posturale statico che dinamico in entrambi i gruppi (p < 0,05), e un miglioramento ancora più significativo dei riflessi vestibolo-oculo-motori (p < 0,005); parallelamente si è rilevata una riduzione significativa della percezione dell’ handicap correlato alla vertigine e del distress psicologico (p < 0,05). Dallo studio comparativo tra i due gruppi si è potuto osservare che i pazienti sottoposti sia a terapia fisica che farmacologica avevano ottenuto miglioramenti superiori agli altri nei test posturografici eseguiti con stimolazione otticocinetica e del Dynamic Gait Index (p < 0,05); ciò documenta un’azione di rinforzo della stimolazione neurocolinergica sul compenso vestibolare laddove questo venga testato in condizioni di esame che richiedono il possesso di maggior abilità percettivo-motorie e maggiori risorse a livello cognitivo per l’orientamento spaziale. Ulteriori studi sono necessari per verificare l’eventuale efficacia della stimolazione neurocolinergica nei pazienti labirintopatici senza impairment cognitivo.